Rallentare, in questo periodo dell’anno in cui le giornate si fanno più lunghe e la luce sollecita il nostro organismo, può sembrare contro intuitivo, ma è proprio il momento giusto per r-allentare le tensioni, approfittando del clima più mite e delle giornate che si allungano.
Rallentare significa diminuire la velocità e viene usato anche con significato di rendere meno frequente, diradare (rallentare le visite, o gli inviti). Contiene anche il verbo allentare, cioè rendere meno teso, meno tirato, meno stretto. Quando andiamo a un ritmo troppo veloce, in effetti, è facile diventare più tesi: ci sentiamo stretti nella morsa del tempo e delle attività da portare a termine.
Rallentare le nostre giornate, diradando impegni e mansioni, può quindi significare sentirci meno sotto pressione, sentirci meglio. Ma questo è sempre vero? Quando rallentiamo la velocità del fare, quando allentiamo la tensione e guadagniamo un tempo più dilatato, può succedere a molti di noi che qualcosa d’altro inizi a scorrere veloce di fronte alla nostra consapevolezza.
Con più tempo a nostra disposizione, può succedere che appaiano più frequenti e più chiari alla nostra coscienza pensieri spiacevoli che riuscivamo ad evitare coltivando la modalità del fare, ed emozioni ad essi collegate, che possono risultare difficili da sostenere, come preoccupazione, incertezza, ansia, tristezza, dolore, rabbia. A questo punto, il rischio in cui spesso incorriamo è di tornare a velocizzare il nostro ritmo quotidiano del fare, di tornare a stringere la morsa del tempo attorno a noi, di tendere verso lo sforzo dell’agire che ci permette di sentire meno. Nel fronteggiare questa dinamica, può venire in nostro soccorso il rapporto con la natura, soprattutto in questo periodo dell’anno, quando il clima si fa un poco più mite e stare all’aria aperta diventa accessibile anche ai più freddolosi. E il paesaggio si fa più piacevole e seducente, grazie all’aumento delle ore di luce e al proliferare di sfumature di colori, date dai raggi più intensi del sole e dal germogliare e fiorire della vegetazione che si fa più rigogliosa e più varia.
Offrendoci una vasta gamma di stimoli sensoriali, la natura può aiutarci e prendere contatto e a restare in contatto con le nostre sensazioni e il nostro corpo, facilitando uno spazio di lentezza mentale e di esplorazione fisica, che ci allontana dal continuo sfarfallio dalla mente e ci avvicina alla nostra concretezza del qui e ora. Un ambiente ricco di bellezza naturale, inoltre, favorisce emozioni piacevoli come calma, meraviglia, serenità, felicità, conducendoci in una lenta dimensione di piacere.
Arrivati a questo punto, potremmo aver iniziato a mettere a fuoco un paio di motivazioni per voler integrare, o mantenere, la natura nella nostra vita quotidiana.
Possiamo magari provare, se non troviamo il modo di camminare in un prato o in un bosco ogni giorno, a prenderci cura di una pianta in balcone. Dedichiamo alla pianta e a noi stessi cinque minuti di attenzioni: all’aria aperta, in prossimità della nostra pianta, chiudiamo un momento gli occhi e restiamo in osservazione dell’aria che esce e che entra dal nostro corpo per qualche respiro. Riapriamo poi gli occhi ed esploriamo la nostra pianta con la vista, col tatto accarezzandone le foglie, con l’olfatto, magari col gusto, se si tratta di una pianta commestibile, e di ascolto del suono dell’aria tra le sue foglie, brezza permettendo.
Buona pratica e buona, lenta, primavera.
Facciamo uno spuntino insieme?
Mindfulness in natura. Corpo ed emozioni in connessione con l’ambiente.
Quanti di noi prediligono una passeggiata rilassante in un bosco o in un parco per ritrovare sé stessi a fine giornata?
Il contatto con la natura riduce l’inquinamento mentale ed emotivo, restituendo uno stato benefico di presenza piena. La mindfulness, infatti, trova nella natura un’alleata eccellente. La natura può essere fondamentale per ritrovare o confermare il nostro equilibrio interiore e accrescere la connessione con noi stessi.
La qualità di presenza ci aiuta a comprendere le nostre interconnessioni con gli elementi e le relazioni con l’ambiente. Esploreremo gli elementi naturali con ciascuno dei nostri cinque sensi, sviluppando la consapevolezza che il nostro respiro è un tutt’uno con il respiro della Terra.
Iscrizioni e pagamenti entro il 30 aprile.
Quando | È possibile iscriversi a 4 incontri nel mese di maggio, o a 8 incontri maggio + giugno. Mercoledì 8, 15, 22, 29 maggio e Venerdì 7, 14, 21, 28 giugno.
Dove | Como e dintorni. I luoghi verranno comunicati all’approssimarsi del corso. In caso di maltempo, gli incontri si svolgeranno in via Pastrengo 15 a Como.
Quanto costa | 4 incontri 100 euro; 8 incontri 180 euro.
INFORMAZIONI E ISCRIZIONI: info@coopattivamente.it | Telefono: +39 031 6871771 | +39 351 9624891
Counseling e Mindfulness.
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